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Viktor Parma – La musa smarrita

Montag 20.05.2024
Museo Schmidl
"Viktor Parma – La musa smarrita” è il titolo della conversazione tra il musicologo Paolo Petronio e il giornalista Luciano Santin in calendario lunedì 20 maggio alle ore 17.30 nella Sala Bazlen di Palazzo Gopcevich (Via Rossini 4), nell'ambito del cartellone dei “Lunedì dello Schmidl”: la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre su temi e contenuti delle proprie collezioni al pubblico dei cultori di musica e teatro.

L'evento si inserisce nel progetto di recupero e valorizzazione portato avanti dal Circolo della Stampa che, in occasione del centenario dalla morte di Viktor Parma (1858-1924), prelude a una più ampia rivisitazione, con il partenariato del Comune di Trieste. Nel corso dell'incontro, per gentile concessione di TeleCapodistria verrà proiettato il documentario tematico realizzato per l’emittente, mentre la soprano Ilaria Zanetti e la pianista Cristina Santin eseguiranno musiche dal vivo.

Di Viktor Parma, compositore triestino di opere, operette e varie pagine musicali, non è rimasta praticamente traccia negli annali della cultura locale (a parte l’omonimo complesso bandistico). Nato nel 1858 in piazza Barbacan 1 da padre sloveno e madre veneziana, Parma è stato pressoché cancellato dal Gotha italiano e sloveno a causa delle turbolente vicissitudini nazionali e politiche attraversate nel ’900. Fu contrario alla guerra del 1914-'18 e per questo processato. Vent’anni dopo la sua morte, un suo lavoro fu messo in scena durante l’occupazione nazista di Lubiana, e in seguito il figlio Bruno, deportato a Gonars, nel ’45 ebbe a dichiararsi antifascista ma non comunista.

Prima del finis Austriae ma anche negli anni ’20, quando Parma assunse la direzione del Teatro di Maribor, le sue opere in tedesco, sloveno, italiano e croato –lingue padroneggiate dall’autore – erano rappresentate in Slovenia, a Zagabria, a Praga e in Serbia. Ciò non è avvenuto nella città che gli ha dato i natali. Il capolavoro di Parma è Zlatorog, tratto dall’omonima Alpensage del poeta Rudolf Baumbach, originario della Turingia ma a lungo attivo a Trieste, Gorizia e nel Tarvisiano. L'opera intreccia alcune leggende delle alpi slovene – in particolare il Triglav-Tricorno – con una tragica storia d’amore, che sarà oggetto delle esecuzioni in programma.

L'ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Museo Teatrale Carlo Schmidl
Palazzo Gopcevich via Rossini, 4
34100 Trieste
+39 040 675 4068
WWW.MUSEOSCHMIDL.IT