Giuseppe Pagano Pogatschnig
Donnerstag 09.06.2022
IRCI
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La figura dell’architetto Giuseppe Pagano Pogatschnig sarà oggetto della conferenza che si terrà giovedì 9 giugno alle ore 18.00 presso il museo istriano in via Torino 8. L’iniziativa, organizzata dall’IRCI, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata, rientra nelle manifestazioni collegate alla mostra “D’Annunzio & Fiume. Immagini”, realizzata sempre dall’IRCI al piano terra del museo e tuttora in corso sino al 19 giugno.
A parlare dell’architetto Giuseppe Pagano Pogatschnig, che nacque a Parenzo nel 1896, sarà Stefano Murello, autore di un corposo saggio sulla straordinaria figura del nostro, già volontario irredento nella Prima Guerra, pluridecorato, più volte ferito in azione, catturato dagli austriaci, protagonista di fughe rocambolesche, poi al seguito di D’Annunzio nell’impresa fiumana (in mostra ci sono varie foto inedite di Pagano in divisa di legionario fiumano). Pagano sarebbe, in seguito, diventato uno dei maggiori architetti italiani, fra la fine degli anni e l’inizio della Seconda Guerra. Esponente del razionalismo, fu grande polemista sempre in lotta per una sua visione del mondo e dell’architettura (ma erano la stessa cosa), per quella che era, a suo avviso, la “giusta” architettura legata all’uomo e al suo essere nella società di quegli anni. Visse fermo nei suoi ideali, pronto però a cambiare quando la realtà in cui credeva non corrispondeva più, nei fatti, ai suoi ideali. Per questo, negli anni di guerra, si staccò dal Fascismo avvicinandosi alle posizioni dei socialisti. Sarebbe stato il motivo per cui, imprigionato, avrebbe finito i suoi giorni il 22 aprile 1945 a Mauthausen.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
A parlare dell’architetto Giuseppe Pagano Pogatschnig, che nacque a Parenzo nel 1896, sarà Stefano Murello, autore di un corposo saggio sulla straordinaria figura del nostro, già volontario irredento nella Prima Guerra, pluridecorato, più volte ferito in azione, catturato dagli austriaci, protagonista di fughe rocambolesche, poi al seguito di D’Annunzio nell’impresa fiumana (in mostra ci sono varie foto inedite di Pagano in divisa di legionario fiumano). Pagano sarebbe, in seguito, diventato uno dei maggiori architetti italiani, fra la fine degli anni e l’inizio della Seconda Guerra. Esponente del razionalismo, fu grande polemista sempre in lotta per una sua visione del mondo e dell’architettura (ma erano la stessa cosa), per quella che era, a suo avviso, la “giusta” architettura legata all’uomo e al suo essere nella società di quegli anni. Visse fermo nei suoi ideali, pronto però a cambiare quando la realtà in cui credeva non corrispondeva più, nei fatti, ai suoi ideali. Per questo, negli anni di guerra, si staccò dal Fascismo avvicinandosi alle posizioni dei socialisti. Sarebbe stato il motivo per cui, imprigionato, avrebbe finito i suoi giorni il 22 aprile 1945 a Mauthausen.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Istituto per la Cultura Istriano Fiumano Dalmata
Via Duca d'Aosta, 1
34100 Trieste
+39 040 639 188
WWW.IRCI.IT
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