Joyce Wind: finissage della mostra di Maurizio Stagni
Dienstag 17.08.2021
Antico Caffé San Marco
Antico Caffé San Marco
Inaugurata durante il festival Bloomsday, lo scorso 16 giugno, la mostra di illustrazioni Joyce Wind di Maurizio Stagni – designer, disegnatore, orafo, creativo dal multiforme ingegno – si chiude il prossimo martedì, 17 agosto, alle 19, con un piccolo finissage cui parteciperanno l’autore e Riccardo Cepach, curatore del Museo Joyce.
La mostra dell’eclettico artista triestino si inserisce in una serie di esposizioni a tema legate alla figura di Joyce che l’Antico Caffé San Marco e il Museo Joyce hanno realizzato negli ultimi anni, a partire dalla surreale Signs of Consciousness di Jan Sedmak (2017), per continuare con le gustose Parolazze di Paolo Prossen (2018) e con Reflections on Joyce dell’illustratore greco Alexandros Caravas (2019): interpretazioni completamente diverse dell’opera joyciana o, meglio, incontri di creatività figurativa che ruotano attorno alle parole del romanziere irlandese.
Joyce Wind ci racconta la figura di Joyce a Trieste, in un turbine di vento che è anche un turbine d’amore per la sua compagna Nora, l’unica figura che ci appare colorata in un mondo che l’artista ha scelto di rappresentare in netti, contrastati bianchi e neri. Ma naturalmente i refoli che avvolgono, sospingono, travagliano l’inconfondibile, occhialuta, baffuta, allampanata figura di Joyce sono anche turbini di ispirazione, che lo portano a contatto e a confronto con le figure omeriche della sua ossessione: Ulisse sballottato fra venti favorevoli e contrari che si sforza di condurre in porto la nave della sua creatività.
La mostra dell’eclettico artista triestino si inserisce in una serie di esposizioni a tema legate alla figura di Joyce che l’Antico Caffé San Marco e il Museo Joyce hanno realizzato negli ultimi anni, a partire dalla surreale Signs of Consciousness di Jan Sedmak (2017), per continuare con le gustose Parolazze di Paolo Prossen (2018) e con Reflections on Joyce dell’illustratore greco Alexandros Caravas (2019): interpretazioni completamente diverse dell’opera joyciana o, meglio, incontri di creatività figurativa che ruotano attorno alle parole del romanziere irlandese.
Joyce Wind ci racconta la figura di Joyce a Trieste, in un turbine di vento che è anche un turbine d’amore per la sua compagna Nora, l’unica figura che ci appare colorata in un mondo che l’artista ha scelto di rappresentare in netti, contrastati bianchi e neri. Ma naturalmente i refoli che avvolgono, sospingono, travagliano l’inconfondibile, occhialuta, baffuta, allampanata figura di Joyce sono anche turbini di ispirazione, che lo portano a contatto e a confronto con le figure omeriche della sua ossessione: Ulisse sballottato fra venti favorevoli e contrari che si sforza di condurre in porto la nave della sua creatività.
Antico Caffé San Marco