Light of my fire
Mittwoch 29.01.2020
Il film post-apocalittico “LIGHT OF MY LIFE” (USA, 2019, 119′),
scritto, diretto e interpretato da Casey Affleck (premio Oscar come
miglior attore per “Machester by the Sea”) al suo esordio alla regia,
sarà in programma al cinema Ariston nella serata di mercoledì 29
gennaio alle ore 20.30 in versione originale sottotitolata, come primo
appuntamento per il 2020 della rassegna di cinema fantastico e di
fantascienza organizzata da La Cappella Underground con la sigla del
Trieste Science+Fiction Festival.
“Light of my Life” è la storia di un padre e di sua figlia Rag di dieci anni, che sono costretti ad una vita nomade dopo essere sopravvissuti a un’epidemia che ha decimato la popolazione mondiale sterminando, quasi totalmente, quella femminile. In questo contesto apocalittico si sviluppa la storia di un padre che cerca di proteggere la figlia dal mondo intero. Il film è stato presentato in anteprima alla 69. edizione del Festival di Berlino.
Nell'atmosfera disperata di un paesaggio post-pandemico e distopico, a seguito di una pestilenza che ha ucciso quasi tutte le femmine del mondo, un padre e una figlia cercano di sopravvivere nelle città del Midwest americano,nascondendosi nei boschi, lontano dal pericolo degli uomini. Proteggere Rag (l'esordiente Anna Pniowsky), che ha 11 anni, è la preoccupazione principale del suo amorevole papà (il premio Oscar Casey Affleck, miglior attore protagonista per “Manchester by the Sea”). Lui mostra alla bambina come sopravvivere mangiando solo i frutti della terra, le insegna l’etica e la storia, esercita la sua memoria e le dà lezioni sulla moralità – cercando di onorare sempre e rafforzare la giovane donna che sta diventando e ricordandole quanto la sua mamma (Elisabeth Moss) la adorasse. Ma poi un incontro casuale mina tutte quelle precauzioni che il papà e Rag avevano preso, mettendo a rischio il rifugio che si erano creati in quel mondo pericoloso e ossessivamente squilibrato.
“Light of my Life”, debutto alla regia di Casey Affleck, basato sulla sua stessa sceneggiatura, combina un dramma di sopravvivenza, una storia per adulti e una potente metafora sulla genitorialità. Girato in splendidi luoghi boschivi, il film è un bellissimo thriller drammatico, ma è anche una riflessione sull'amore dei genitori nei momenti di crisi, un’analisi sulla precarietà della società... e una complessa e interessante parabola sul non arrendersi.
Informazioni sul sito web www.aristoncinematrieste.it e sulla pagina facebook cinema.ariston.trieste
Info:
La Cappella Underground
Piazza Duca degli Abruzzi n.3 - 34132 Trieste
tel 040 3220551 - fax +39 040 9673002
info@lacappellaunderground.org - www.lacappellaunderground.org
“Light of my Life” è la storia di un padre e di sua figlia Rag di dieci anni, che sono costretti ad una vita nomade dopo essere sopravvissuti a un’epidemia che ha decimato la popolazione mondiale sterminando, quasi totalmente, quella femminile. In questo contesto apocalittico si sviluppa la storia di un padre che cerca di proteggere la figlia dal mondo intero. Il film è stato presentato in anteprima alla 69. edizione del Festival di Berlino.
Nell'atmosfera disperata di un paesaggio post-pandemico e distopico, a seguito di una pestilenza che ha ucciso quasi tutte le femmine del mondo, un padre e una figlia cercano di sopravvivere nelle città del Midwest americano,nascondendosi nei boschi, lontano dal pericolo degli uomini. Proteggere Rag (l'esordiente Anna Pniowsky), che ha 11 anni, è la preoccupazione principale del suo amorevole papà (il premio Oscar Casey Affleck, miglior attore protagonista per “Manchester by the Sea”). Lui mostra alla bambina come sopravvivere mangiando solo i frutti della terra, le insegna l’etica e la storia, esercita la sua memoria e le dà lezioni sulla moralità – cercando di onorare sempre e rafforzare la giovane donna che sta diventando e ricordandole quanto la sua mamma (Elisabeth Moss) la adorasse. Ma poi un incontro casuale mina tutte quelle precauzioni che il papà e Rag avevano preso, mettendo a rischio il rifugio che si erano creati in quel mondo pericoloso e ossessivamente squilibrato.
“Light of my Life”, debutto alla regia di Casey Affleck, basato sulla sua stessa sceneggiatura, combina un dramma di sopravvivenza, una storia per adulti e una potente metafora sulla genitorialità. Girato in splendidi luoghi boschivi, il film è un bellissimo thriller drammatico, ma è anche una riflessione sull'amore dei genitori nei momenti di crisi, un’analisi sulla precarietà della società... e una complessa e interessante parabola sul non arrendersi.
Informazioni sul sito web www.aristoncinematrieste.it e sulla pagina facebook cinema.ariston.trieste
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