Amazin' Gospel
Sonntag 12.01.2020
Hangar Teatri
Hangar Teatri
Domenica 12 gennaio alle ore 17.00, Hangar Teatri è orgoglioso di ospitare Amazin’ Gospel. Musica e temi sociali sul palco.
Per lungo tempo la musica gospel è stata appannaggio della cultura afroamericana, che ha reso questo genere corale e spirituale uno dei suoi tratti caratteristici. Ora, per quanto ancora legato a determinati fattori culturali, la musica gospel è anche un mezzo tramite il quale poter parlare di discriminazione razziale e sensibilizzare il pubblico.
Il progetto Amazin’ Gospel è semplicemente un’esplosione di energia e tanta anima, elementi imprescindibili dalla musica. Essendo un genere appartenente alla cosiddetta musica afroamericana, il gospel è strettamente influenzato dalla storia; furono milioni gli esseri umani strappati dalla loro terra, deportati e schiavizzati, e la musica era uno dei pochi strumenti di raccoglimento e condivisione nella speranza di un futuro più roseo. Ci si immergerà nei testi e nelle note, ci si bagnerà in un mare profondo di richiami, suggestioni ed esperienze. Si vedrà un frammento nitido, ben definito, di vita di popolo. L’origine dei generi musicali come il gospel, il blues, lo spiritual o il soul, infatti, è la stessa, intrisa di storia e sentimento. C’è un canto che si leva dolente, perché l'anima si volge a giudicare la terra e la scopre debole, fragile, desiderosa di salvezza: la musica vibra insieme all’uomo, che ride e gioisce, piange e si rattrista, balla e sogna, prega o impreca, ma sempre con una ragione ben definita in mente. Dice il gruppo: “Siamo avvolti dal blues e ogni sua sfumatura, dall’opprimente angoscia del vivere e dalla tensione estrema della domanda sui perché: perché tanta sofferenza, perché tanto non senso'” E i 5 ragazzi hanno risposto formando un gruppo. Per tentare di dare nuovo lustro a tale sofferenza, di esorcizzarla col canto attraverso una formazione corale ridotta all’essenziale: quattro voci e una chitarra che si fondono in un impasto originale e creano un sound nuovo e insieme tradizionale.
Il progetto nasce nel 2010 Abruzzo, dall’incontro di alcuni musicisti, provenienti da percorsi musicali diversi, accomunati dalla passione per la cultura afroamericana. Dal 2016, per volontà della fondatrice Miriam Foresti, Amazin’Gospel è approdato a Udine e si è stabilizzato nella seguente formazione: le voci sono di Miriam Foresti, diplomata in canto jazz al Conservatorio dell’Aquila, Rosa Mussin, già solista con dei lavori all’attivo (tra cui la North East Ska Jazz Orchestra, con più di 30.000 visualizzazioni su YouTube) , Daisy De Benedetti, udinese e membro del coro “Le Viole”, Annalisa Conte, e Matteo Pinna alla chitarra.
Il costo di ingresso è di 10 euro.
Per lungo tempo la musica gospel è stata appannaggio della cultura afroamericana, che ha reso questo genere corale e spirituale uno dei suoi tratti caratteristici. Ora, per quanto ancora legato a determinati fattori culturali, la musica gospel è anche un mezzo tramite il quale poter parlare di discriminazione razziale e sensibilizzare il pubblico.
Il progetto Amazin’ Gospel è semplicemente un’esplosione di energia e tanta anima, elementi imprescindibili dalla musica. Essendo un genere appartenente alla cosiddetta musica afroamericana, il gospel è strettamente influenzato dalla storia; furono milioni gli esseri umani strappati dalla loro terra, deportati e schiavizzati, e la musica era uno dei pochi strumenti di raccoglimento e condivisione nella speranza di un futuro più roseo. Ci si immergerà nei testi e nelle note, ci si bagnerà in un mare profondo di richiami, suggestioni ed esperienze. Si vedrà un frammento nitido, ben definito, di vita di popolo. L’origine dei generi musicali come il gospel, il blues, lo spiritual o il soul, infatti, è la stessa, intrisa di storia e sentimento. C’è un canto che si leva dolente, perché l'anima si volge a giudicare la terra e la scopre debole, fragile, desiderosa di salvezza: la musica vibra insieme all’uomo, che ride e gioisce, piange e si rattrista, balla e sogna, prega o impreca, ma sempre con una ragione ben definita in mente. Dice il gruppo: “Siamo avvolti dal blues e ogni sua sfumatura, dall’opprimente angoscia del vivere e dalla tensione estrema della domanda sui perché: perché tanta sofferenza, perché tanto non senso'” E i 5 ragazzi hanno risposto formando un gruppo. Per tentare di dare nuovo lustro a tale sofferenza, di esorcizzarla col canto attraverso una formazione corale ridotta all’essenziale: quattro voci e una chitarra che si fondono in un impasto originale e creano un sound nuovo e insieme tradizionale.
Il progetto nasce nel 2010 Abruzzo, dall’incontro di alcuni musicisti, provenienti da percorsi musicali diversi, accomunati dalla passione per la cultura afroamericana. Dal 2016, per volontà della fondatrice Miriam Foresti, Amazin’Gospel è approdato a Udine e si è stabilizzato nella seguente formazione: le voci sono di Miriam Foresti, diplomata in canto jazz al Conservatorio dell’Aquila, Rosa Mussin, già solista con dei lavori all’attivo (tra cui la North East Ska Jazz Orchestra, con più di 30.000 visualizzazioni su YouTube) , Daisy De Benedetti, udinese e membro del coro “Le Viole”, Annalisa Conte, e Matteo Pinna alla chitarra.
Il costo di ingresso è di 10 euro.