FELLINI. La Dolce Vita e 8 ½. Fotografie di scena
Sonntag 08.12.2019
– Sonntag 01.03.2020
Magazzino delle Idee
– Sonntag 01.03.2020
Magazzino delle Idee
L’Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Cinemazero di Pordenone, La Cineteca di Bologna, la Cineteca del Friuli, Casa del Cinema di Trieste, la Collezione Maraldi di Cesena e la Collezione Minisini di Cividale del Friuli, celebra i suoi cent’anni con la mostra “FELLINI. La Dolce Vita e 8 ½. Fotografie di scena” dall’8 dicembre al 1° marzo 2020.
Per onorare l’artista, il poeta, il regista, il pittore, l’uomo poliedrico, il contemporaneo italiano più amato e conosciuto al mondo della celluloide e della cultura, che il 20 gennaio 2020 avrebbe compiuto 100 anni, il Magazzino delle Idee di Trieste mette in evidenza attraverso 120 fotografie di scena fino a che punto due tra i suoi film più celebri La dolce vita e 8 ½ – abbiano contribuito ad affermare modelli di eleganza, di gusto e di stile così nuovi e affascinanti da influenzare un pubblico molto più ampio di quello delle pellicole stesse e attualissimi ancora oggi. Prima ancora che racconti, sono una successione di immagini straordinarie che mettono in luce l’inesauribile creatività del regista. I fotografi di scena chiamati a testimoniare la realizzazione dei suoi film raccontano anche ciò che altrimenti gli spettatori non potrebbero vedere, e offrono l’occasione per comprendere il contesto in cui nacquero le opere: si vedono le signore impellicciate che, in pieno inverno, assistono al celebre bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, gli attori al trucco, il regista all’opera mentre si sbraccia, ammalia, impartisce direttive agli attori.
Tre i fotografi di scena i cui scatti sono esposti:
Pierluigi Praturlon, testimone d’eccezione della dolce vita romana – autore della famosa fotografia di Anita Ekberg, infantile e smaliziata, nella Fontana di Trevi, simbolo del film di Fellini e manifesto di un’intera epoca. i impose nel giro di pochi anni come uno dei maggiori interpreti della Roma della Dolce vita e fu chiamato spesso dalle stesse produzioni a scattare servizi fotografici dentro gli studi di Cinecittà.
Gideon Bachmann, cosmopolita e poliedrico, critico cinematografico, e fotografo amico di Pasolini e Fellini. Nato in Germania, ma presto emigrato con la famiglia, crebbe a New York, dove fu allievo di Hans Richter. Trasferitosi a Roma negli anni di maggiore vitalità del cinema italiano, strinse amicizia con Fellini e Pasolini, Bertolucci, Ferreri e Scola, documentò con la macchina fotografica i set di alcuni delle loro opere più importanti.
Paul Ronald, francese di nascita ma fra i più importanti fotografi di scena del cinema italiano, chiamato dallo stesso Fellini sul set di 8 ½, ha lasciato attraverso i suoi scatti a colori una testimonianza eccezionale di scene e personaggi.
Le fotografie sono dunque la testimonianza di un’esperienza artistica e della squadra di uomini e donne, artigiani, tecnici e artisti che consentirono a Fellini di compierla. Completano l’esposizione anche alcune immagini del fotografo Tazio Secchiaroli il “paparazzo” per eccellenza, che testimoniano alcuni momenti della dolce vita romana rimasti nella storia del costume italiano; oltre a racconti, ritagli di stampa, manifesti che gettano luce sulle fonti di ispirazione e raccontano il dietro le quinte.
Tre i fotografi di scena i cui scatti sono esposti:
Pierluigi Praturlon, testimone d’eccezione della dolce vita romana – autore della famosa fotografia di Anita Ekberg, infantile e smaliziata, nella Fontana di Trevi, simbolo del film di Fellini e manifesto di un’intera epoca. i impose nel giro di pochi anni come uno dei maggiori interpreti della Roma della Dolce vita e fu chiamato spesso dalle stesse produzioni a scattare servizi fotografici dentro gli studi di Cinecittà.
Gideon Bachmann, cosmopolita e poliedrico, critico cinematografico, e fotografo amico di Pasolini e Fellini. Nato in Germania, ma presto emigrato con la famiglia, crebbe a New York, dove fu allievo di Hans Richter. Trasferitosi a Roma negli anni di maggiore vitalità del cinema italiano, strinse amicizia con Fellini e Pasolini, Bertolucci, Ferreri e Scola, documentò con la macchina fotografica i set di alcuni delle loro opere più importanti.
Paul Ronald, francese di nascita ma fra i più importanti fotografi di scena del cinema italiano, chiamato dallo stesso Fellini sul set di 8 ½, ha lasciato attraverso i suoi scatti a colori una testimonianza eccezionale di scene e personaggi.
Le fotografie sono dunque la testimonianza di un’esperienza artistica e della squadra di uomini e donne, artigiani, tecnici e artisti che consentirono a Fellini di compierla. Completano l’esposizione anche alcune immagini del fotografo Tazio Secchiaroli il “paparazzo” per eccellenza, che testimoniano alcuni momenti della dolce vita romana rimasti nella storia del costume italiano; oltre a racconti, ritagli di stampa, manifesti che gettano luce sulle fonti di ispirazione e raccontano il dietro le quinte.
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Corso Camillo Benso Conte di Cavour
34100 Trieste
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