Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia
Donnerstag 17.10.2019
Cinema Ariston
Cinema Ariston
I Film della Settimana della Critica arrivano a Trieste
Si sono appena spenti i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia che già gli appassionati potranno riviverne le emozioni sul grande schermo accompagnati nella visione dai registi e da critici cinematografici che ne metteranno in luce tutte le sfumature più profonde e innovative.
Giovedì 17 ottobre il Cinema Ariston di Trieste ospiterà le proiezioni dell'edizione 2019 de "Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia. I Film della Settimana della Critica", un'iniziativa realizzata dalla Fice Tre Venezie con il contributo della Regione del Veneto, delle Province autonome di Trento e Bolzano Alto Adige e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
La rassegna consentirà al pubblico di assistere gratuitamente ad una selezione di opere provenienti dalla 34° Settimana internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela della Mostra del Cinema di Venezia, che si pone ogni anno l'obiettivo di individuare nomi sconosciuti e personalità autoriali in grado di assicurare un necessario e indispensabile ricambio generazionale del panorama cinematografico. Ai film saranno affiancate anche le proiezioni della quarta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), selezione di cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio.
L'appuntamento in sala al Cinema Ariston è alle 19.00 con il critico cinematografico Giuseppe Ghigi che, insieme al regista Tommaso Santambrogio presenterà il cortometraggio "Los oceanos son los verdaderos continentes" (Italia, 2019). Sullo sfondo di una Cuba in crisi e decadente, in un bianco e nero lacerato dalla pioggia battente caraibica, Alex e Edith, due ragazzi sui 30 anni, vivono la loro storia d'amore, fatta di piccoli gesti quotidiani, di racconti del passato, nostalgia e di una profonda intimità. A seguire verrà proiettato "El Principe" (Cile, Argentina, Belgio 2019) di Sebastián Muñoz, straordinario ritratto della società cilena degli anni Settanta, raccontato attraverso una storia di violenza, amore e sesso fra carcerati. Nel corso di una notte alcolica Jaime, ventenne solitario, accoltella il suo miglior amico in quello che sembra un omicidio passionale. Condannato al carcere, il ragazzo incontra "lo stallone", un uomo maturo e rispettato, nel quale trova protezione e grazie al quale conosce l'amore e la lealtà.
La serata riprenderà alle 21.30 con il cortometraggio firmato da Gianni Amelio "Passatempo" (Italia 2019), evento speciale di apertura di SIC@SIC. Un professore in pensione è seduto al tavolino di un bar all'aperto, in una bella giornata di sole. La cameriera gli porta la colazione. Subito dopo arriva un ragazzo, e il professore lo invita a sedersi, lo aspettava. Il ragazzo ha la pelle scura, viene dal Mali. È ben vestito, sereno, pronto anche lui al "gioco" che il professore deve condurre. Si tratta di una gara di enigmistica, dove si vince compilando per intero un cruciverba. Ma c'è una variante che rende la prova impossibile: indovinare le soluzioni prima ancora che venga posto il quesito. L'ultimo film in cartellone sarà invece il lungometraggio "Tony Driver" (Italia, Messico, 2019) di Ascanio Petrini, opera che abbraccia lo humour scanzonato della commedia, la verità del documentario, la forza del cinema civile, soprattutto è un western senza epica che reinventa il mito della frontiera come meta da riconquistare. Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Perché sebbene nato a Bari, a 9 anni, a metà degli anni Sessanta, vola oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano. Tassista di professione a Yuma, viene arrestato a causa del suo "secondo lavoro": trasportare migranti illegali negli Stati Uniti attraverso la frontiera messicana. È così costretto a scegliere: la galera in Arizona o la deportazione in Italia. Rientrato in Puglia, si ritrova a vivere solo in una grotta a Polignano a Mare e guarda l'Italia come un piccolo Paese immobile, senza opportunità e senza sogni.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti
Si sono appena spenti i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia che già gli appassionati potranno riviverne le emozioni sul grande schermo accompagnati nella visione dai registi e da critici cinematografici che ne metteranno in luce tutte le sfumature più profonde e innovative.
Giovedì 17 ottobre il Cinema Ariston di Trieste ospiterà le proiezioni dell'edizione 2019 de "Le Giornate della Mostra del Cinema di Venezia. I Film della Settimana della Critica", un'iniziativa realizzata dalla Fice Tre Venezie con il contributo della Regione del Veneto, delle Province autonome di Trento e Bolzano Alto Adige e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.
La rassegna consentirà al pubblico di assistere gratuitamente ad una selezione di opere provenienti dalla 34° Settimana internazionale della Critica, sezione autonoma e parallela della Mostra del Cinema di Venezia, che si pone ogni anno l'obiettivo di individuare nomi sconosciuti e personalità autoriali in grado di assicurare un necessario e indispensabile ricambio generazionale del panorama cinematografico. Ai film saranno affiancate anche le proiezioni della quarta edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica), selezione di cortometraggi di autori italiani non ancora approdati al lungometraggio.
L'appuntamento in sala al Cinema Ariston è alle 19.00 con il critico cinematografico Giuseppe Ghigi che, insieme al regista Tommaso Santambrogio presenterà il cortometraggio "Los oceanos son los verdaderos continentes" (Italia, 2019). Sullo sfondo di una Cuba in crisi e decadente, in un bianco e nero lacerato dalla pioggia battente caraibica, Alex e Edith, due ragazzi sui 30 anni, vivono la loro storia d'amore, fatta di piccoli gesti quotidiani, di racconti del passato, nostalgia e di una profonda intimità. A seguire verrà proiettato "El Principe" (Cile, Argentina, Belgio 2019) di Sebastián Muñoz, straordinario ritratto della società cilena degli anni Settanta, raccontato attraverso una storia di violenza, amore e sesso fra carcerati. Nel corso di una notte alcolica Jaime, ventenne solitario, accoltella il suo miglior amico in quello che sembra un omicidio passionale. Condannato al carcere, il ragazzo incontra "lo stallone", un uomo maturo e rispettato, nel quale trova protezione e grazie al quale conosce l'amore e la lealtà.
La serata riprenderà alle 21.30 con il cortometraggio firmato da Gianni Amelio "Passatempo" (Italia 2019), evento speciale di apertura di SIC@SIC. Un professore in pensione è seduto al tavolino di un bar all'aperto, in una bella giornata di sole. La cameriera gli porta la colazione. Subito dopo arriva un ragazzo, e il professore lo invita a sedersi, lo aspettava. Il ragazzo ha la pelle scura, viene dal Mali. È ben vestito, sereno, pronto anche lui al "gioco" che il professore deve condurre. Si tratta di una gara di enigmistica, dove si vince compilando per intero un cruciverba. Ma c'è una variante che rende la prova impossibile: indovinare le soluzioni prima ancora che venga posto il quesito. L'ultimo film in cartellone sarà invece il lungometraggio "Tony Driver" (Italia, Messico, 2019) di Ascanio Petrini, opera che abbraccia lo humour scanzonato della commedia, la verità del documentario, la forza del cinema civile, soprattutto è un western senza epica che reinventa il mito della frontiera come meta da riconquistare. Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Perché sebbene nato a Bari, a 9 anni, a metà degli anni Sessanta, vola oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano. Tassista di professione a Yuma, viene arrestato a causa del suo "secondo lavoro": trasportare migranti illegali negli Stati Uniti attraverso la frontiera messicana. È così costretto a scegliere: la galera in Arizona o la deportazione in Italia. Rientrato in Puglia, si ritrova a vivere solo in una grotta a Polignano a Mare e guarda l'Italia come un piccolo Paese immobile, senza opportunità e senza sogni.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti