Rossini o la parabola del classicismo: appunti su un genio assoluto nella consapevolezza delle forme
Montag 29.10.2018
Prende il via nel nome di Gioachino Rossini e nel segno della collaborazione con l’Associazione Internazionale dell’Operetta il cartellone 2018-2019 dei «Lunedì dello Schmidl», il ciclo di incontri e approfondimenti che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da un decennio offre al pubblico dei cultori della musica e del teatro.
«Rossini o la parabola del classicismo: appunti su un genio assoluto nella consapevolezza delle forme» di e con Nicolò Ceriani è il titolo dell’incontro, a ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili, in calendario lunedì 29 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4).
Noto ai più per il suo straordinario virtuosismo nello spingere oltre ogni limite le forme consolidate del teatro comico in musica, è assodato che Rossini sia stato uno dei più grandi autori neoclassici di tutti i tempi nel registro tragico e che, consapevole come pochi del suo mondo e delle forme che lo rappresentano, al massimo della maturità artistica, decide di rinunciare per sempre, all’improvviso, a 37 anni (età di morte di tantissimi geni artistici) alla scrittura operistica!
Dalla consolatoria elegante rigidità dei quartetti giovanili dove lo stava proiettando la scrittura del finale del «Guglielmo Tell»'
Nicolò Ceriani mette a confronto tra questi due mondi in una esposizione che tenta di dare una soluzione ad uno dei misteri più irrisolti della Storia della musica operistica dell’Ottocento.
«Rossini o la parabola del classicismo: appunti su un genio assoluto nella consapevolezza delle forme» di e con Nicolò Ceriani è il titolo dell’incontro, a ingresso libero e fino a esaurimento dei posti disponibili, in calendario lunedì 29 ottobre con inizio alle ore 17.30 presso la Sala “Bobi Bazlen” al piano terra di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4).
Noto ai più per il suo straordinario virtuosismo nello spingere oltre ogni limite le forme consolidate del teatro comico in musica, è assodato che Rossini sia stato uno dei più grandi autori neoclassici di tutti i tempi nel registro tragico e che, consapevole come pochi del suo mondo e delle forme che lo rappresentano, al massimo della maturità artistica, decide di rinunciare per sempre, all’improvviso, a 37 anni (età di morte di tantissimi geni artistici) alla scrittura operistica!
Dalla consolatoria elegante rigidità dei quartetti giovanili dove lo stava proiettando la scrittura del finale del «Guglielmo Tell»'
Nicolò Ceriani mette a confronto tra questi due mondi in una esposizione che tenta di dare una soluzione ad uno dei misteri più irrisolti della Storia della musica operistica dell’Ottocento.
Museo Teatrale Carlo Schmidl
Palazzo Gopcevich via Rossini, 4
34100 Trieste
+39 040 675 4068
WWW.MUSEOSCHMIDL.IT
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