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6° Edizione di UniTeatro

Mittwoch 29.05.2019
– Freitag 31.05.2019
Università degli Studi di Trieste
Il Cut Trieste in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste è lieto di annunciare UniTeatro 2019.
UniTeatro nasce dall’idea di offrire gratuitamente spettacoli teatrali pensati specificamente per gli studenti universitari con la volontà di coinvolgere ed avvicinare i giovani al mondo del teatro affinando la loro percezione e la loro sensibilità di spettatori. Saranno tre le giornate dedicate al teatro, e 4 gli spettacoli. La sede degli spettacoli è il salone ARDISS della sede centrale dell’Università degli Studi di Trieste, in salita Monte Valerio 3.

Il primo giorno si terranno due spettacoli, uno alle 18.30 e uno alle 20.30. Alle 18.30 andrà in scena “Such stuff as dreams” di e con il I anno corso annuale di teatro per studenti in inglese, con la regia di Valentina Milan.
Nell’ultimo anno hanno approcciato i primi rudimenti del teatro, il loro corpo e la loro voce nello spazio, la relazione con gli altri, con gli oggetti, con la musica. Hanno esplorato i loro sogni e i loro incubi, si sono raccontati storie e hanno incontrato la poesia di autori contemporanei e del passato che hanno il più possibile cercato di incarnare nei nostri corpi, non limitandosi a dire delle parole ma a pensarle e viverle, dando loro spazio e forma tramite voce e fisicità. Ora sono pronti a presentarvi il risultato di un anno di lavoro e a far entrare il pubblico con nei loro sogni. Lo spettacolo sarà quasi totalmente in lingua inglese ma non fatevi fermare dalla barriera linguistica; nei sogni tutto è possibile.

Alle 20.30 è il turno di Sì Chef, con la regia di Silvio Pasqualetto. Tra Smart Food e trasmissioni televisive, negli ultimi anni la cucina e il cibo hanno guadagnato il primato sul palcoscenico della cultura pop e gli Chef sono diventati le nuove star, soppiantando calciatori e divi vari. Ai giorni nostri il cibo è cultura, è marketing, è moda, è identificazione, è innovazione, è arte, è globalizzazione e molti di noi si sentono sempre più dei novelli assi dei fornelli. Volenti o nolenti, tutto ciò ha avuto un enorme impatto anche sulla nostra quotidianità, dal supermercato sotto casa a tripadvisor, dalle foto su Instagram a MasterChef. Uno spettacolo teatrale gustoso per provare ad indagare i risvolti di questo fenomeno, con un pizzico d'ironia (q.b.)
“Sì, Chef!” è un potpourri, un mapazzone tremendo di estremismi alimentari, nozioni scientifiche, baggianate, filosofie di vita, contraddizioni, freddure, sarcasmo, ricette e chi più ne ha più ne metta. L’obiettivo è deliziare il pubblico, sia con riflessioni amarotiche ed illuminanti, sia con gustose e caloriche ristate.

Si prosegue giovedì 30 maggio alle 20.30 con il I anno corso annuale di teatro per studenti, che sotto la regia di Sergio Pancaldi porta in scena un’opera di Shakespeare, un’opera complessa, ricca, ridondante e difficilmente collocabile nei registri canonici del tragico e del comico, e proprio per questo quantomai contemporanea: Troilo e Cressida. Ambientato ai tempi della guerra di Troia. Durante il susseguirsi affannato di battaglie vinte e perdute, Ulisse inventa sordidi stratagemmi per punire la boria di Achille, sempre più disinteressato alle battaglie, mentre nell’altro versante Troilo e Cressida, due giovani troiani scoprono l’amore grazie a una zia ruffiana, ma subito dopo averne assaggiato il frutto la logica spietata della guerra li porterà a separarsi e a rinnegare i voti appena promessi. Dalla penna di Shakespeare emerge una cinica riflessione sul crollo dei valori e un ribaltamento grottesco dell’epica omerica.

L’ultimo giorno, il 31 maggio alle 20.30, il II anno del corso annuale di teatro per studenti porta in scena La Favola del Figlio Cambiato, tratto dall’omonima opera di Luigi Pirandello. L’abile regia di Valentina Milan ha accompagnato gli studenti nella creazione dello spettacolo che racconta la storia di come Le Donne, streghe dell’aria che vanno in giro di notte a sostituire bambini belli e sani con altri deformi e malaticci, abbiano attuato questo scambio maligno ai danni di una madre.
Il suo paffuto e roseo figlioletto è stato trafugato e, al suo posto, la madre ha trovato un bambino misero e malato. La fattucchiera paesana, Vanna Scoma le dà un consiglio pieno di grande saggezza. Il figlio trafugato, che è stato portato alla corte di un re, potrà star bene solo se la madre alleverà con affetto e cure l’altro bimbo. Il vero figlio, però, nonostante gli onori, è infelice e, per riacquistare la salute, ritorna nel paese dove si trova la madre.
Università degli Studi di Trieste
Salita Monte Valerio 3, Trieste